Tik Tok per il turismo: ecco perché dovresti pensare di integrarlo nel tuo piano di marketing

Alessio Neri

Se stai leggendo questo articolo è perché anche tu, come me, hai percepito il grande potenziale di Tik Tok per il settore turistico

Tik Tok tra il 2019 e il 2020 ha subito una crescita esponenziale, infatti, se guardiamo i dati  in Italia da Settembre a Novembre 2019 gli utenti unici sono passati da 2,1 milioni a 6,4 milioni, ciò significa un incremento del 202%, ossia la più alta crescita nel panorama internet italiano

Ma andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta.

Cos’è Tik Tok?

Tik Tok è un social network cinese di proprietà dell’azienda ByteDance che oggi vale quasi 80 miliardi di dollari. Nasce nel 2016 per il mercato cinese e solo l’anno successivo viene lanciato in tutto il mondo. Nel 2018 viene accorpata insieme all’app musical.ly, app molto simile all’odierno Tik Tok, il cui formato principale erano sempre dei video accompagnati da musica. Nel 2019 avviene la crescita esponenziale, con apertura di uffici fisici in tutto il mondo, Italia compresa. 

Per definire il valore e l’obiettivo dell’azienda, lascio direttamente a loro la parola che nella mission aziendale si definiscono così:

“TikTok è la destinazione leader per i video brevi da dispositivi mobili. La nostra mission è ispirare la creatività e portare allegria.”

Come si presenta l’App

Una delle caratteristiche principali della piattaforma è l’user experience ottima

A livello di navigazione è decisamente immersivo. Appena si apre parte subito un video in full screen, sempre con volume attivo e, semplicemente con un swipe up, si passa al contenuto successivo. 

Tik Tok è una piattaforma per la creazione e condivisione di video virali della durata compresa tra 15 e 60 secondi. Ora è permesso pubblicare anche più foto in animazione, ma il video è il formato principale del social network ed è dunque la tipologia su cui concentrarsi. 

Le principali funzionalità per la creazione di contenuti su Tik Tok riguardano l’editing dei video direttamente in app, in particolare è possibile: 

  • creare video in diverse velocità che vanno dal molto lento (slow motion) al molto veloce. La velocità normale è indicata con la dicitura 1x. 
  • inserire suoni e musica di sottofondo, già presenti in app ma anche registrandoli attraverso la funzione voiceover.
  • utilizzare l’opzione “duetto” o “reazione” per registrare video nel quale condividere 2 riprese in unico schermo. Queste opzioni sono molto usate per condividere reazioni a contenuti di influencer, come per esempio sta facendo Chiara Ferragni, che ormai è completamente lanciata su Tik Tok e in pochissimo tempo ha già raggiunto più di 2 milioni di followers.  
  • inserire effetti, filtri, testo, adesivi, colori e gif nel video. Ne esistono centinaia, possono essere combinati tra loro e essere utilizzati anche soltanto per parti limitate del video. 

Chi sono i destinatari dei video di Tik Tok?

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I social network sono lo strumento giusto, ecco perché

di Letizia Sardu

L’app è riuscita a crescere molto bene perché si è concentrata su un target ben definito e ancora non completamente coperto dagli altri social network presenti sul mercato. Si tratta della Generazione Z.

I membri della generazione Z sono tutti quelli nati dal 1995 ad oggi. Sono ragazzi abituati sin dalla nascita a stare a stretto contatto con la tecnologia degli smartphone e infatti vengono spesso chiamati nativi digitali. Internet è sempre stato parte del loro mondo ed è per questo che sono i più bravi nell’utilizzo del Web. Si tratta di una generazione multiculturale, attenta agli aspetti etici, ai diritti umani e al combattere le disuguaglianze sociali. Considerando diverse fonti statistiche sulle loro tendenze di viaggio mi sono accorta di quanto questa generazione abbia un grande potenziale per il settore turistico:

  • I giovani della generazione Z, insieme ai millennial, sfruttano al massimo i loro giorni di ferie, rispettivamente 29 e 35 giorni all’anno;
  • il 90% dei giovanissimi afferma che le loro decisioni sui viaggi internazionali sono influenzate dai social media;
  • I viaggiatori della Generazione Z vogliono avventure e spendono circa il 25% del loro budget in viaggi;
  • sono i più sensibili al tema del turismo sostenibile

Se andiamo a vedere i dati in Italia, ci rendiamo conto che nell’ultimo anno l’utilizzo dell’app è cresciuto anche per altri segmenti demografici come quello dei Millennials e degli over 35. In particolare per quelli di età compresa tra i 25-34 anni, la crescita dell’utilizzo dell’app è stata del 258% mentre per le persone over 35 del 201%. 

Questo significa che nonostante Tik Tok sia nata con un’audience ben precisa, si sta aprendo a nuovi target che però hanno ovviamente esigenze diverse. Resta dunque fondamentale capire se il proprio target è presente sul social e cosa ricerca. Tendenzialmente il target che va dai 25 anni in su predilige contenuti più utili e informativi, anche se sempre in chiave divertente e di intrattenimento, mentre balli e canti in lip-sync vanno invece per la maggiore per il segmento di età 16-25. 

Integrare Tik Tok nel proprio piano di marketing turistico: ha senso?

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo il potenziale di Tik Tok è enorme. Globalmente i dati parlano chiaro:

  • è l’app più scaricata del 2019 con oltre 1 miliardo di download.
  • ci sono più di 600 milioni di user attivi mensilmente.
  • gli utenti passano in media 52 minuti al giorno sulla piattaforma.
  • il 66% degli user è sotto i 30 anni.
  • l’engagement rate è superiore al 30% ed è in continua crescita. 

Per il primo anno in Italia, l’azienda ha rilasciato dati molto interessanti su utenti e trend nel nostro Paese. Qui di seguito vi lascio un’infografica molto chiara ed esaustiva.

infografica tik tok social turismo

Come fare marketing su Tik Tok

Tik Tok è un social molto interessante su cui investire perché oltre alla sua evidente crescita esponenziale, ripaga la qualità dei contenuti, indipendentemente dal fatto che il creatore sia un piccolo o un grande brand. Ogni video ha la stessa possibilità di diventare virale, quindi l’attenzione va concentrata esclusivamente sul contenuto

Se per un personaggio pubblico la strategia migliore è puntare sulla propria notorietà, senza necessariamente fare advertising, per un’azienda questo può non bastare.  

Infatti, attuare subito una strategia con una campagna di marketing ben definita può permettere alla vostra azienda di posizionarsi tra i primi nel settore turistico, “conquistando”  Tik Tok.  Sostanzialmente marketing su Tik Tok si fa attraverso due strumenti:

  • Advertising classico.
  • Influencer marketing.

Tik Tok Ads

Tik Tok Ads è lo strumento di advertising della piattaforma che permette di creare annunci pubblicitari da mostrare agli utenti durante la navigazione. 

Il primo step è creare un account pubblicitario che dovrà essere verificato e accettato da parte dell’azienda. Dopodiché attraverso la sezione Crea potrete impostare la campagna definendo tutti quei parametri che si trovano anche nel Business Manager di Facebook, ossia obiettivo, target, posizionamento e budget. Per l’obiettivo della campagna, attualmente Tik Tok ne prevede 3: traffico, installazione app e conversioni. 

Le tipologie di ads tra cui scegliere sono 6:

  1. In-feed native video. Consiste in un video che appare nella sezione Per te ed è contrassegnato da un’etichetta “sponsorizzato” che comunica all’utente che questo video è a pagamento. Il video deve essere lungo massimo 15 secondi ed è possibile utilizzare uno slideshow di foto. 
  2. Hashtag challenge. questa è la tipologia di ads più utilizzata. Consiste nel lanciare sfide a suon di hashtag nel quale l’utente è incoraggiato a creare contenuti in linea con la campagna. Un esempio è l’hashtag #salutetoclassics lanciato dal Metropolitan Museum of Art che consiste nell’invitare gli utenti a ricreare i quadri del museo. 
  3. Hashtag challenge plus. Ha le stesse caratteristiche dell’hashtag challenge ma permette di aggiungere un link esterno. Sicuramente interessante per inserire un link diretto di vendita.
  4. Brand Takeover. Si tratta di una sponsorizzazione a tutto schermo che compare all’avvio dell’app e indirizza gli utenti verso una landing page o una challenge in app. Si tratta di una tipologia di ads molto particolare perché viene affidata da Tik Tok a solo un brand al giorno. 
  5. Branded Lens. Si tratta di un filtro brandizzato che gli utenti possono usare nei loro video e che Tik Tok farà comparire nella tab Trending per i primi 5 giorni dalla creazione.
  6. Top view. Con questo formato la campagna ads resta nella sezione Per te e si può inserire una Call To Action con l’obiettivo di ottenere più visualizzazioni.

Attualmente, le più utilizzate in Italia sono la hashtag challenge e la hashtag challenge plus, probabilmente perché più immediate e intuitive. 

Influencer marketing su Tik Tok

Attraverso l’influencer marketing sostanzialmente si individuano alcuni influencer o content creator che possono dare maggiore visibilità all’azienda o a un determinato prodotto. 

Tendenzialmente su Tik Tok l’influencer marketing è sempre associato a una campagna hashtag challenge. Spesso questi content creator invitano i loro follower a emularli, sfidarli o duettare con loro, rendendo così l’hashtag più popolare e diffuso. 

Essendo Tik Tok un social neonato anche i testimonial della piattaforma sono nuovi, investire su un  TikToker per la propria campagna costerà dunque molto meno rispetto a una campagna di influencer marketing su Instagram. 

In ogni caso, è sempre bene individuare prima cosa e come si vuole comunicare e solo dopo individuare il tiktoker che meglio soddisfa la nostra idea di comunicazione.

Tik Tok nel settore turistico

Il settore travel su TikTok è presente prevalentemente dal punto di vista dei viaggiatori. Infatti, sono molti i travel blogger che stanno utilizzando questa app per ampliare la loro community. Tra questi ti segnalo Scott, aka @visitearth, seguito da circa 700.000 mila follower, che racconta su tiktok dettagli particolari dei suoi viaggi come per esempio l’incontro con degli squali o la visita di Chernobyl. Mikki Tezanas, aka @mgtenazas, travel blogger specializzato nel turismo di lusso che fa sognare con i suoi video di panorami mozzafiato. Dando uno sguardo al nostro Paese invece c’è la travel blogger pugliese @manuelavitulli, che conta circa 11.000 follower e racconta su TikTok i viaggi e la sua quotidianità con allegria e spensieratezza.  

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Questo però non vuol dire che non c’è spazio per le imprese turistiche, che al momento, soprattutto per quanto riguarda l’offerta italiana, resta ancora un mercato di nicchia

Al contrario, è molto interessante vedere che hashtag come #tiktoktravel, #travelchallenge e #travelthrowback contano milioni di views. In Italia gli hashtag  #viaggiare #inviaggio #vogliadiviaggiare non sono da meno. 

Credo che questo significhi che il target potenziale a cui parlare di turismo esiste e che dunque ha senso per le imprese turistiche investire in questo canale di comunicazione.  Andiamo però a vedere nel dettaglio come diversi brand turistici utilizzano Tik Tok. 

Tik Tok per la ristorazione: i casi “Roadhouse” e “All’antico vinaio”

Il food è il settore turistico più presente al momento nello scenario italiano di Tik Tok. In particolare ho studiato due imprese un po’ distanti tra loro.

Roadhouse, catena di ristoranti italiana di steakhouse, sviluppata dal gruppo Cremonini nel 2001, conta oggi quasi 200 ristoranti sparsi in tutta Italia e All’antico vinaio, famoso locale di street food fiorentino che da piccola bottega di panini è cresciuta molto in fretta diventando il locale di street food più recensito al mondo su Trip Advisor. Oggi conta 4 locali in tutta Firenze e 2 locali pop-up oltreoceano. Ma andiamo a vedere la loro presenza su Tik Tok. 

Roadhouse è presente su Tik Tok da Novembre 2019 e conta a Maggio 2020 più di 3.000 follower. L’azienda ha deciso di approdare sul social creando da subito una campagna hashtag challenge. Ha lanciato la campagna #ribsdance creando il proprio suono originale a cui ha deciso di aggiungere una coreografia i cui utenti dovevano replicare. Nella campagna Roadhouse ha deciso anche di coinvolgere alcuni influencer italiani che hanno lanciato la sfida ai loro utenti, portandogli in pochissimo tempo più di 2.000 follower. A Maggio 2020 l’hashtag lanciato da Roadhouse conta più di 2 milioni di visualizzazioni.

All’antico vinaio, anche lui presente su Tik Tok da Novembre 2019 conta più di 125.000 followers. Il suo segreto? Sicuramente la simpatia del titolare, che in ogni video mette la faccia (o almeno la voce) e i contenuti foodporn. Anche in questo caso è stato creato un suono apposito e anche se non ha lanciato una campagna pubblicitaria, ha creato un hashtag #badacomelafuma che identifica molto bene il brand e che conta più di 10 milioni di views.

Secondo me il settore food ha veramente un potenziale enorme e per dirlo basta guardare i numeri delle visualizzazioni di hashtag come #eatingout, #foodporn o #pizzachallenge. Da non sottovalutare poi sono i cosiddetti “contenuti rumorosi”, di cui molte persone ormai vanno pazze, racchiuse tutte sotto hashtag come #asmrchallenge #asmrcooking

Tik Tok per le destinazioni turistiche: i casi di #Yehmeraindia e Switzerland tourism

A giugno 2019, l’ente del turismo indiano Kerala Tourism insieme a Tik Tok, al lancio dell’account ufficiale dell’ente, hanno deciso di lanciare la campagna #YehMeraIndia che invita gli utenti a condividere i loro momenti di viaggio in questa splendida destinazione turistica indiana. 

Come riportato dall’azienda cinese, il direttore del Turismo del Kerala, P. Bala Kiran Ias, ha subito intuito le potenzialità del canale social e ha affermato che secondo lui la portata globale di Tik Tok può consentire di mostrare al mondo le offerte del territorio e spingere le persone a visitarlo. 

In effetti i numeri di questa campagna sono stati molto buoni:

  • #Yehmeraindia conta a Maggio 2020 più di 650 milioni di views
  • le destinazioni turistiche tipiche dell’india come #tajmahal #goldentemple #hymalaya hanno avuto una crescita esponenziale nel numero delle views arrivando anche loro a milioni di visualizzazioni.

Secondo me è molto interessante anche come l’ente del turismo svizzero ha deciso di utilizzare la piattaforma. Infatti @switzerlandtourism, presente su Tik Tok solo da Gennaio 2020, conta già più di 18.000 follower. All’interno del profilo il social media manager dell’ente condivide video creativi e divertenti che riprendono paesaggi bellissimi e curiosità divertenti del territorio. Anche in questo caso è stato lanciato l’hashtag #inlovewithswitzerland per racchiudere tutti i momenti di viaggio degli utenti nel territorio. A metà 2020, l’hashtag conta già 6 milioni di visualizzazioni. 

Tik Tok e il turismo culturale: il caso della Galleria degli Uffizi

Io credo che uno dei settori che dovrebbe puntare molto su questo social è proprio il settore turistico culturale. Infatti musei, mostre, gallerie d’arte e siti archeologici potrebbero sfruttare questo canale per fare promozione e arrivare a tanti nuovi utenti anche legati alle scuole. 

In questo senso è stato molto interessante vedere come la Galleria degli Uffizi si è approcciata a questa piattaforma. Sbarcati su Tik Tok soltanto alla fine di Aprile 2020 in meno di un mese hanno già raggiunto più di 5.000 follower. Con questo canale gli Uffizi hanno deciso di coinvolgere i giovanissimi con brevi video incentrati sui capolavori del museo con un taglio decisamente scherzoso e ironico. 

Per inaugurare il profilo hanno deciso di partecipare a uno degli hashtag challenge più gettonati dell’ultimo periodo, #festaincasa lanciata dal rapper italiano Fedez. In questo primo video vediamo il ritratto del principe Pietro Secco Suardo aggirarsi per casa, ovvero il museo. Un’interpretazione interessante dell’hashtag e sicuramente un debutto geniale!

I grandi assenti su Tik Tok: le strutture ricettive

Per me è stato davvero difficile trovare dei profili di strutture ricettive che avessero una chiara identità su questa piattaforma e credo sia un vero peccato.

Tik Tok è un social network che riesce a trasmettere contenuti molto diversi tra loro e può essere uno strumento utile per mettere in atto strategie di differenziazione e di content marketing.

Prendiamo per esempio Dubai. La prima cosa che mi viene in mente se penso a questa città sono tutti quegli hotel super lusso con piscine, suite meravigliose e giardini oserei dire vicini all’essere considerate opere d’arte. Però effettivamente quanti viaggiatori si ricordano il nome di questi hotel semplicemente dalle campagne sui social? è possibile individuare cosa differenzia l’uno dall’altro? 

Credo che Tik Tok sia il canale più adatto per questa strategia. Mostrare la struttura in un’ottica diversa dalla classica foto da locandina, ma più intima, ironica, raccontare il territorio e coinvolgere gli utenti può essere un’ottima strategia per potersi differenziare e attrarre un target ben preciso, ossia la generazione Z e i Millennials, che ormai nelle pubblicità non ricercano la bellezza pura e semplice ma vogliono conoscerne la storia, la realtà aziendale e i valori del brand.

In conclusione, posso dire che durante il mio studio mi sono accorta che il 2020 sembra essere l’anno di Tik Tok e lo sarà ancora per un po’. Le imprese non possono più ignorare i giovanissimi e quindi è necessario capirli e studiare il loro habitat digitale. 

Lavorare sulle nicchie, come quella del turismo su Tik Tok, oggi diventa imprescindibile e può permettere di crescere a volumi non indifferenti e in breve tempo

Ovviamente il mio consiglio non è quello di farsi prendere dall’entusiasmo e buttarsi subito a fare contenuti su questa piattaforma. È sicuramente necessario prima individuare la strategia che si vuole intraprendere e seguire sempre le migliori best practices di utilizzo. Tik Tok sicuramente non è per tutti, ma se vuoi allargare il tuo target e ricomprendere i giovani, se anche il tuo brand sposa una filosofia fatta di positività, allegria e creatività, qui potrai sicuramente attuare delle strategie di business e di visibilità che saranno ripagate in poco tempo. 

infografica da corriere.it

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