Immagine coordinata per eventi di promozione territoriale: il caso del Festival del futuro sostenibile

Alessio Neri

Ideare un logo è un processo sempre stimolante, soprattutto se si tratta di un progetto nato da zero, come OJE, un festival per il Futuro Sostenibile che  guarda al futuro inteso come futuro del pianeta, dei territori e delle persone. Oje (oggi in sardo), vuole unire i temi della sostenibilità ambientale, della qualità della vita dei bambini e del contrasto allo spopolamento dei piccoli territori a partire da Bitti un piccolo paese in provincia di Nuoro, violentemente colpito da due tragiche alluvioni in 7 anni ma prima di tutto un borgo vivo, antico e ricco di storie da raccontare.

Come ideare il logo di un evento di promozione territoriale

La prima fase è stata un’approfondita ricerca su simboli, colori e geometrie legate all’identità del paese di Bitti.  Il festival guarda al mondo e al futuro ma senza il sostegno della comunità locale non si può intraprendere un percorso di questo tipo. Pertanto è importante che i bittesi si riconoscano nel nuovo marchio di Oje che incarna la loro voglia di riscatto.

Il costume del paese è uno dei più caratteristici: i suoi colori e fantasie sono sgargianti e particolari. Le prime bozze infatti si rifacevano a questi motivi e palette. Successivamente ho elaborato una proposta legata ai Tenores: simbolo e vanto del paese, Patrimonio UNESCO, vere bandiere della cultura orale sardo nel mondo.

Poi, durante una seduta di brainstorming casuale con il resto del team, viene fuori “Sa Bardunfola” (Sa Morrocula in bittese), ossia la trottola di legno: un antichissimo gioco sardo. Risulta un simbolo interessante e perfettamente in linea con i temi del festival: la sostenibilità, i bambini e il futuro (per il suo movimento circolare). Inoltre si tratta di un giocattolo conosciuto in quasi tutto il mondo!

La proposta risulta quindi la più efficace e d’impatto tra le quattro varianti. É come una magia quando nel processo di creazione di un marchio, si riesce a sintetizzare e rappresentare i valori e temi!

La composizione si articola con diversi elementi:

  • il logotipo OJE che risalta con i tre colori principali e il font giocoso. Un rimando alla vivacità del presente di un paese che pur con tutte le criticità del caso esiste e resiste e all’innovazione, un altro dei temi cari al festival.
  • la trottola che si muove in diagonale e il filo di lana, simbolo della manualità e allo stesso tempo del percorso virtuoso intrapreso dalla comunità locale con la progettazione del festival.  Un oggetto simbolico che rimanda all’infanzia e al gioco dei bambini. Sono loro, il futuro del pianeta i principali destinatari del festival ed è a loro che si vuole consegnare un mondo più bello e più sostenibile.
  • il secondo logotipo “Festival” dal colore verde, rimarca il forte rapporto con la natura, non dimentichiamo che Bitti è il comune principale del giovane Parco Regionale di Tepilora e che il tema della sostenibilità ambientale nonché la valorizzazione del Parco saranno il fulcro del processo appena partito.

Dal nostro portfolio

Destination marketing turistico Visit Bitti

Linee guida per passare dal logo all’immagine coordinata

L’immagine coordinata di OJE si sviluppa di conseguenza tra colori, fili che si muovono in diverse direzioni e forme tondeggianti. Tutto per richiamare la propositività e positività dell’evento; il voler interpretare in una chiave diversa il paese con le sue potenzialità. Il mood quindi è giocoso, adatto ai bambini ma allo stesso tempo attento e rispettoso della natura e delle persone.

Questa attenzione è stata ripresa nelle illustrazioni e nei materiali per la stampa, sottolineando il rapporto con il paese e gli elementi naturali e storici, come la quercia da sughero che caratterizza il paesaggio granitico dell’altopiano di Bitti.

Una volta definita l’identità del logo si può passare alla parte di comunicazione: sia nei principali social media che nella stampa e affissione. Per questi materiali il focus ha interessato: le particolarità del paese, i modi di dire, i giochi tradizionali e qualche consiglio su come visitarlo e godere delle sue bellezze in modo sostenibile.

Ispirazione e contenuti sono stati attinti anche dall’interessante patrimonio culturale e letterario locale. Bitti infatti fa parte del Distretto Culturale del Nuorese e vanta diversi scrittori e artisti.

Invece nei materiali cartacei, rigorosamente in carta riciclabile, si da più importanza al target dei bambini e delle famiglie, con dei pieghevoli che si trasformano in una mappa del paese da colorare per coinvolgere e divertire i piccoli ospiti.

Il Festival vuole contribuire concretamente alla ricostruzione del paese ed ad ogni edizione si pone l’obiettivo di lasciare sul territorio qualcosa di concreto ed infrastrutturale che migliori la qualità della vita dei bambini del territorio, che difenda la biodiversità locale, che semplifichi l’accessibilità degli spazi naturali riducendo l’impronta ecologica delle attività umane.

Sono felice di aver contribuito all’ideazione di questo evento innovativo!

Nor vidimusu in Bitzi!

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