Ricettività ecosostenibile: 5 hotel da cui prendere spunto

Letizia Sardu

Secondo un report dello scorso aprile di Booking.com, i viaggiatori che opteranno per un viaggio green sono sempre di più. L’azienda olandese ha eseguito una ricerca a campione su undici mercati differenti, coinvolgendo circa un migliaio di utenti per ciascun mercato, per un totale di 12.134 intervistati. L’indagine condotta dall’OTA numero uno al mondo per la prenotazione di esercizi ricettivi online fa ben sperare: l’87% dei viaggiatori ha affermato di voler viaggiare in modo sostenibile e 4 su 10 hanno asserito di farlo sempre o quasi sempre. Un dato rilevante è che ben il 46% di loro, circa la metà, associa il concetto di “Sustainable Travel” al soggiorno in strutture eco-friendly o green. Le ragioni che inducono alla scelta di questa tipologia di soggiorno sono legate al tentativo di ridurre l’impatto ambientale (40%), alla ricerca di una rilevante esperienza locale (34%) o al bisogno di sentirsi bene rispetto alla scelta della struttura (33%).

In più, la percentuale di utenti che dal 2016 al 2018 ha dichiarato di voler pernottare in una struttura eco-sostenibile è cresciuta di anno in anno, arrivando al 68%. Questi dati suggeriscono che chiunque sia in possesso di un esercizio ricettivo dovrebbe cominciare a ragionare in ottica green: la sostenibilità ambientale non è infatti solo un trend in crescita o un elemento chiave per la competitività del proprio business, ma una condizione sempre più imprescindibile per la salvaguardia dell’ecosistema.

Ecco 5 esempi di hotel o strutture extralberghiere che hanno fatto della sostenibilità uno dei loro capisaldi:

Montana Magica Lodge, Cile

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Immerso nello scenario paesaggistico delle Ande in Cile, nella riserva biologica di Huilo Huilo, il Montana Magica Lodge è il primo hotel al mondo ricavato all’interno di un vulcano artificiale. Il suo nome “la montagna magica” preannuncia solo un decimo di quell’incanto che questo capolavoro è in grado di regalare ai suoi ospiti. Circondata da oltre 120.000 ettari di natura selvaggia, la struttura patagonìna oltre ad assumere le sembianze di un luogo fatato, come quelli raccontati nelle favole dei fratelli Grimm, è un vero esemplare di esercizio ricettivo ecosostenibile.

Il Montana Magic è ricoperto da una folta vegetazione e dal suo tetto verde a forma di cono scroscia una cascata d’acqua artificiale che riproduce un’incantevole melodia, in perfetta sintonia con il silenzio della natura. Il materiale predominante è il legno locale, lavorato con sapienza dagli artigiani del luogo, che costituisce la maggior parte degli elementi architettonici, come pareti, finestre, comodini, letti e vasche idromassaggio. Modulato in 5 livelli presenta 13 suite, ognuna denominata con il nome di uccelli locali, e innumerevoli spazi comuni per i momenti dedicati al relax e al puro contatto con l’universo selvaggio e incontaminato.

Marataba Trails Lodge, Sud africa

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Ci spostiamo in Sudafrica, a mezz’ora di macchina da Johannesburg nel Parco Nazionale del Marakele, dove sorge il Marataba Trails Lodge. Immerso nella natura selvaggia e rigogliosa, questo hotel vanta una splendida vista panoramica sulla Waterfall Valley, un esplicito invito alla pace e al benessere. Il lodge è interamente alimentato ad energia solare, ed è il luogo ideale per chi desidera una vacanza digital detox, guidata dal ritmo lento della natura pura e inviolata. Chi giunge fino a qui deve fare i conti con un rehab dal mondo hi-tech, un isolamento dettato dalla natura che non è mai stato così magico. Per l’arredamento è stato impiegato uno stile scandinavo, semplice ma sofisticato, in modo da non distogliere l’attenzione dal vero protagonista del soggiorno: il paradiso circostante; le camere presentano dei soffitti di tela e ogni elemento di design è figlio dell’ambiente limitrofo, chiamato in causa grazie all’utilizzo dei suoi colori, forme e materiali.

Il Marataba Trails Lodge si è adoperato a lungo per tutelare e conservare il territorio, che oltre a custodire un immenso patrimonio culturale (sono ancora riconoscibili gli insediamenti risalenti all’età del ferro e della pietra), costituisce la dimora degli acclamati Big Five: leone, rinoceronte, bufalo, elefante e leopardo. Naturalmente gli ospiti dell’hotel possono prender parte ai safari organizzati, dei magici viaggi polverosi alla scoperta del fascino autentico della natura.

Tree Hotel, foresta di Harads, Svezia

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Il nostro viaggio continua un po’ più a nord e un po’ più in alto, sugli alberi del Tree Hotel, nella Svezia settentrionale. Stavolta lo scenario è quello della foresta boreale, un’immensa distesa di conifere dove le cromie rosse dei pini spiccano tra il candore della neve che li ricopre. La casa sull’albero è un sogno di tutti i bambini, ma il Tree Hotel è frutto di qualcosa di più di una fantasticheria: si tratta di una struttura ricettiva eco-compatibile, costruita e progettata nel pieno rispetto della natura circostante. Le cinque unità abitative, realizzate con la maestria e l’innovazione propria del design moderno e dell’architettura surrealista, sono sospese tra i 4 e sei metri di altezza e le loro dimensioni variano dai 15 ai 30 mq. Tutte diverse tra loro, riescono a stupire per le storie che raccontano e per gli elementi distintivi che le caratterizzano: the Bird’s Nest rappresenta un grande nido, The Mirrorcube è un cubo di specchi che riveste una leggera struttura in alluminio, the UFO assume le sembianze di una navicella spaziale, The Blue Cone è costruita in legno tradizionale e dipinta di rosso e The Cabin è sospesa su una pedana e accessibile da un ponte. Ognuna di esse presenta una stanza da letto, un soggiorno e un bagno ecologico, mentre il riscaldamento elettrico a pavimento è alimentato da un sistema eco-compatibile. Avvolti nel comfort delle magiche casette è possibile ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale e, una volta scesi letteralmente “coi piedi per terra”, è consigliabile esplorare il cuore della foresta, grazie agli itinerari organizzati dallo stesso Hotel.

Lefay Resort, Italia

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Stavolta siamo nel nostro Bel Paese, a Gargnano un piccolo comune in provincia di Brescia, nell’Alto Garda. Protagonista, il Lefay Resort, che per ben due volte è stato premiato per essere l’hotel più sostenibile d’Europa. “Il benessere della persona non può prescindere dal benessere ambientale”, il Lefay parte da questo concetto per sviluppare a 360° la semantica di ricettività green.

Dopo un accordo con il Ministero della Salute infatti, ha avviato una serie di progetti con l’obiettivo di neutralizzare interamente le emissioni di Co2; le soluzioni architettoniche utilizzate sono certificate come eco-compatibili e diverse certificazioni etiche attestano l’utilizzo di prodotti biologici, vegan ok e cruelty free per i trattamenti benessere proposti. L’aspetto green è percepibile anche al ristorante: i prodotti utilizzati sono quelli del territorio, a km 0, rigorosamente conditi dall’olio EVO biologico certificato, ottenuto dagli oliveti Lefay. Le stanze, arredate grazie all’impiego di materiali locali e tessuti naturali, sono dei piccoli nidi di benessere, ideali per chi desidera riappropriarsi del valore del tempo, della pace e del silenzio con viste mozzafiato sul Lago di Garda. Il benessere globale è un pensiero ridondante per il Lefay, che ha dimostrato di saper unire con grande abilità il concetto di Sustainable Hotel a quello di luxury e technology.

Hoshinoya Karuizawa, Giappone

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Terminiamo il nostro viaggio in Giappone, alle porte di Tokyo: Hoshinoya Karuizawa è la nostra ultima tappa green, ma non per importanza. Gli alberi centenari cingono in un tenero abbraccio il resort, che si integra perfettamente con il paesaggio circostante. Un elemento protagonista è l’acqua del fiume, con i suoi torrenti: mediante un sistema chiamato Energy in my Yard la rete idrica fornisce circa il 70% di tutta l’energia utilizzata.

Gli spazi architettonici sembrano essere un’estensione naturale dell’ambiente circostante: la ripetizione di elementi modulari, linee pulite ed essenzialità richiamano il forte valore identitario del design giapponese. Piccole strade tortuose collegano un padiglione all’altro: una scelta fatta per riprodurre le peculiarità dei piccoli villaggi nipponici. È stato inoltre progettato un bagno turco comune, dove in modo spontaneo si congiungono delle acque a basso tasso di alcalinità, delle quali se ne può beneficiare nel bagno di pietra, nella sauna e nel bagno all’aperto. Immergersi in queste acque significa onorare la tradizione del bagno (onsen), un rito profondamente radicato nella cultura giapponese, e godere  della paradisiaca sensazione di benessere, circondati da uno scenario senza pari, dove regnano incontrastati i suoni e i profumi della natura più pura e i colori di un dipinto orientale.

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Il progetto Gente in Viaggio (2.0) è realizzato con il contributo della Regione autonoma della Sardegna e del POR FESR 2014 – 2020.