Machine learning e turismo: opportunità concrete per le PMI turistiche

Alessio Neri

Ai giorni nostri sembra ormai naturale parlare di Intelligenza Artificiale, o di Machine Learning se preferite. Tanti osservatori dei trend del marketing digitale e del turismo da un paio di anni non perdono occasione per sottolineare quanto queste tecnologie diventeranno sempre più presenti e pervasive in tutta la nostra dieta digitale e, sempre più, nel settore dei viaggi e del turismo.

Durante la BTO10, nel 2017, sentendo parlare il direttore di Google Italia rimasi piacevolmente colpito perché annunciava, con la naturalezza che solo i colossi possono avere, l’introduzione sempre più capillare di analisi e gestione intelligente di grandi quantità di dati (i famosi big data) in ogni momento della vita online degli individui. Il punto di partenza, ovviamente, è la search sul motore di ricerca di Mountain View e in tutti i suoi servizi. Quanto sono importanti durante tutto il customer journey di un viaggiatore lo abbiamo già accennato in altri post, ma sono certo che se pensi a come usi semplicemente Google, Google Maps e Youtube fai in fretta a renderti conto che gli algoritmi di machine learning di Big G li trovi in ogni momento del viaggio.

Qualche esempio di successo di machine learning nel turismo

Attenzione però. Quando parlo di machine learning nel turismo non mi riferisco al fenomeno dei robot che dovrebbero sostituire gli esseri umani nei processi di ospitalità come qualcuno sta anche provando a fare. Quando mi riferisco all’applicazione di queste tecnologie nel mondo travel penso a situazioni ben più pratiche e operative. Ad aziende come Travel Appeal, che elabora la reputazione delle realtà turistiche online attraverso l’analisi di enormi quantità di dati prodotti dagli utenti sui social, blog, recensioni ecc. Penso anche a Musement, la startup turistica che è nata per vedere biglietti di musei ed esperienze e che è stata recentemente acquisita dal colosso tedesco TUI e che, proprio insieme a Google, ha lanciato da poco dei progetti davvero interessanti (conosci il progetto Reserve with Google?).

Un altro dei trend di tecnologie “smart” nel marketing turistico è sicuramente quello dei chatbot: cioé la possibilità di impostare programmi che gestiscono la messaggistica istantanea (Facebook Messenger, Chat sul tuo sito web, ecc) del tuo business con i tuoi clienti in maniera non solo automatica ma anche intelligente. Parliamo di software che non dicono semplicemente sempre la stessa cosa a tutti gli utenti che ti contattano. Parliamo di software che imparano a rispondere ed interagire sempre meglio apprendendo dalle interazioni precedenti con viaggiatori e turisti.

Partiamo dalle basi: cos’è il machine learning

Dare una definizione univoca di questa tecnologia non è facilissimo anche se ovviamente online se ne trovano molte. Ci sembra di chiara comprensione per tutti la definizione che ne dà AI4Business:

Il Machine Learning permette ai computer di imparare dall’esperienza; c’è apprendimento quando le prestazioni del programma migliorano dopo lo svolgimento di un compito o il completamento di un’azione (anche errata, partendo dall’assunto che anche per l’uomo vale il principio “sbagliando di impara”).

Guardano il Machine Learning da una prospettiva informatica, anziché scrivere il codice di programmazione attraverso il quale, passo dopo passo, si “dice” alla macchina cosa fare, al computer vengono forniti solo dei set di dati inseriti in un generico algoritmo che sviluppa una propria logica per svolgere la funzione, l’attività, il compito richiesti.

Un interessante articolo di Think with Google invece contestualizza questa capacità di apprendimento delle “macchine”, programmate per imparare, a diverse fasi delle attività di marketing. Calare la tecnologia in contesti reali sicuramente può aiutare chi ne sa meno a capirne di più. Il succo del discorso però è l’importanza della volontà umana nel definire gli obiettivi di marketing delle tecnologie di intelligenza artificiale. Dice Google:

Machine learning is only as good as what you ask it to optimize (trad: Il Machine learning va bene solo sulla base di quello tu gli chiedi di ottimizzare).

In sostanza: con il machine learning puoi ottenere grandi miglioramenti in termini di ottimizzazione dell’efficienza delle campagne di marketing o puoi strutturare l’apprendimento per focalizzarti sulla crescita numerica e non qualitativa. Dipende da te.

intelligenza artificiale marketing turistico

L’intelligenza artificiale per le PMI turistiche: il nuovo genteinviaggio.it

Proprio perché una tecnologia così “fantascientifica” dipende dalla volontà umana, è stato naturale per un team che ama viaggiare studiare come applicarla al proprio progetto di community magazine.

Questa è la prima volta che ne parliamo e scriviamo in pubblico, anche se non è un annuncio ufficiale: presto nascerà un nuovo genteinviaggio.it! Al suo interno, oltre a tantissime storie di viaggio ci sarà un cuore pulsante, un algoritmo che analizzerà in maniera intelligente le passioni dei viaggiatori che pubblicano contenuti sulla piattaforma con un modello cosiddetto Supervisionato. 

L’obiettivo di marketing è quello di generare dati di profilazione dei viaggiatori, ma soprattutto creare un modello di engagement che consenta alle PMI di sviluppare strategie di content marketing turistico stimolando produttori di contenuti di qualità a condividere ancora di più. Cosa avranno in cambio i viaggiatori che condivideranno le loro storie su Gente in viaggio? Un sacco di cose:

  • l’opportunità concreta di trovare gratuitamente un sacco di esperienze di viaggio, tutte da vivere nel mondo reale
  • sempre maggiore facilità di trovare informazioni utili in un unico ambiente (sai che per organizzare un viaggio ognuno di noi consulta in media 80 siti web diversi?), lo stesso dove sarà facile entrare in contatto con viaggiatori che hanno DAVVERO le stesse passioni di viaggio
  • una valanga di contenuti per ispirare nuovi viaggi e avventure
  • la possibilità di conoscere tante piccole imprese che mettono il cuore nel loro lavoro e che offrono esattamente i servizi turistici che questi viaggiatori cercano

Più viaggiatori e contenuti ci saranno sulla piattaforma più il nostro algoritmo imparerà a riconoscere passioni e bisogni dei viaggiatori, affinando le correlazioni con altri utenti (traveller-traveler e traveller-business) e con i contenuti pubblicati. Una vera sfida; tanto innovativa per il settore quanto affascinante per chi ama viaggiare come noi!

I benefici, ovviamente, non sono solo lato traveller. Anche le aziende turistiche che credono nella forza del passaparola delle esperienze di viaggio troveranno un sacco di buoni motivi per utilizzare il nuovo portale che si candida ad essere la prima piattaforma di content marketing intelligente in Italia. Giusto per fare qualche esempio (ma ne parleremo ancora in maniera approfondita), le PMI turistiche potranno:

  • Ottenere tanti contenuti nativi sulla propria destinazione e/o tipologia di esperienza/servizio scritti da centinaia di viaggiatori
  • Ottenere tanti link diretti ai propri siti web
  • Conoscere direttamente le passioni di un ampia platea di “consumatori forti” dei propri servizi
  • Avere dei dati aggregati sui trend e le passioni di viaggio, e come cambiano nel tempo

Il tutto col minimo sforzo e in maniera intelligenza. Con Gente in Viaggio le PMI turistiche avranno a disposizione una tecnologia da grandi aziende in ottica di sharing!

Il nuovo genteinviaggio.it è frutto di un piano di innovazione a cui lavoriamo da oltre un anno e grazie al quale abbiamo vinto il bando Voucher Start up di Sardegna Ricerche. Il progetto è realizzato con il contributo della Regione autonoma della Sardegna e del POR FESR 2014 – 2020.

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Il progetto Gente in Viaggio (2.0) è realizzato con il contributo della Regione autonoma della Sardegna e del POR FESR 2014 – 2020.